Eiaculazione precoce: il più frequente disturbo sessuale

E' una disfunzione  sessuale  che comporta al paziente , spesso in giovane età,  insoddisfazione , preoccupazione, disagio , ansia, tutti  fattori che determinano facilmente nel maschio la insorgenza di una ridotta  fiducia nelle proprie capacità sessuali ed una percezione di inadeguatezza sessuale,  talora anche una ridotta autostima ,  ed inoltre interferiscono negativamente anche sulla relazione di coppia per cui la eiaculazione precoce ha certamente un forte impatto sulla qualità di vita , considerando che anche la partner può riferire a sua volta una frustrazione e difficoltà relazionale. 

E uno dei disturbi sessuali più frequenti , soprattutto in età giovanile, e spesse volte nasce da cause organiche e non solo esclusivamente psicogene.
L'ansia di prestazione che può talora peggiorare o addirittura fare insorgere al paziente di età giovanile il timore di aver intrapreso una strada che condurrà alla impotenza ( cosiddetta “aspettativa di impotenza”) è un fattore frequentemente presente ,anche dopo soltanto uno o due insuccessi, quindi del tutto occasionali e non costanti.
Ma talora sussistono cause organiche che vanno attentamente ricercate perchè con sintomatologia vaga, non ben definita e precisa: talora un semplice sensazione di perdita o riduzione della sensibilità al glande, oppure la assenza di erezioni notturne o la loro riduzione di frequenza, un più difficile mantenimento della rigidità del pene per cui il pene appare non più rigido come nei mesi precedenti.

La eiaculazione precoce è una delle più comuni disfunzioni sessuali: disturbo molto frequente, già in giovane età e che tanto allarma i pazienti. Certamente il fattore psicologico gioca un ruolo importante e amplifica ed automantiene il disturbo, ma oggi fattori vari studi hanno dimostrato come nella eiaculazione precoce sussistano ”cause organiche” in moltissimi casi: esempio tipico il patologico eccanismo“venoso-occlusivo” spesso associato a deficit arteriogenico.
Esistono molte altre cause organiche che le varie Scuole Andrologiche distinguono in cause strettamente urologiche (uretriti,prostatiti,frenulo prepuziale troppo breve e corto ,ipersensibilità del prepuzio e del glande, fibrosi dei corpi cavernosi, infiammazioni localizzate alla tonaca albugine dei corpi cavernosi, ecc…), cause neurologiche, cause sistemiche (es. diabete e rteriosclerosi), e cause iatrogene (farmaci, droghe, ecc…). Da ciò il consiglio di effettuare sempre una visita uro-andrologica specialistica al fine di accertare se esiste una patologia organica quale causa della eiaculazione precoce: evidente che solamente la cura della patologia “organica” potrà consentire i migliori risultati, non essendo sufficiente la cura psicologica,anche se può essere di ausilio.
In molti casi si può riscontrare una iniziale fibrosi dei corpi cavernosi e del setto intercavernoso già in età giovanile.

La visita specialistica uro-andrologica è di fondamentale importanza e deve precedere tutti gli altri eventuali accertamenti che verranno prescritti dal medico specialista. Generalmente vengono prescritti accertamenti ” non invasivi” per cui il paziente può essere rassicurato che si potranno evitare esami “dolorosi o fastidiosi” in quanto non occorre effettuare iniezioni nei corpi cavernosi di prostaglandine. La precisa e accurata ecografia dei corpi cavernosi associata alla elastografia S.E ( Strain Imaging) ed alla elastografia S.W.E ( Shear Wave) consente di avere una perfetta valutazione dei due corpi cavernosi ed anche una valutazione quantitativa e qualitativa della visco-elasticità dei tessuti .
Per la valutazione della circolazione arteriosa-venosa la associazione dell'ecocolor-doppler “basale” (cioè senza erezioni indotte con farmaci iniettati nel pene) al Penogramma radioisotopico permettono di conoscere la esatta situazione della circolazione vascolare dei due corpi cavernosi del pene , nel suo flusso arterioso e nel deflusso venoso , evitando in tal modo di dover ricorrere agli esami cosiddetti dinamici con farmaco-erezione indotta da prostaglandine.

Di grande utilità diagnostica si è rilevata molto recentemente una nuova indagine che si effettua assieme e contemporaneamente alla ecografia ed eco-color-dopller peniena-cavernosa : si tratta della elastosonografia per la valutazione della visco-elasticità dei tessuti per la diagnosi precoce di tutti gli stati fibrotici a carico dei due corpi cavernosi e della induratio penis plastica . Tale esame elastosonografico consente di ottenere dati quanto mai precisi ed utili nel percorso diagnostico soprattutto se è associato anche alla moderna elastografia STRAIN IMAGING (S.E.) ed alla elastografia SHEAR WAVE (S.W.E.) perchè tali accertamenti consentono anche la valutazione sia qualitativa che quantitativa della visco-elasticità dei tessuti analizzati e pertanto della eventuale ”rigidità tissutale cavernosa “, che può essere associata alla fibrosi dell' albuginea dei due corpi cavernosi : la elastografia è sempre effettuabile in condizioni “basali” cioè con pene in fase di flaccidità , e quindi senza alcun dolore o fastidio al paziente, in quanto non occorre assolutamente ricorrere alle erezioni indotte da prostaglandine iniettate nei corpi cavernosi. Per la valutazione della circolazione arteriosa/venosa , la indagine eco color doppler, sempre “basale” (cioè senza dover ricorrere ad indagini con erezioni indotte dalle iniezioni nel corpo cavernoso ) associata al Penogramma radioisotopico permettono la miglior definizione circolatoria arteriosa e venosa dei due corpi cavernosi , che sono i veri propri “propulsori” della erezione.

Attualmente l’urologo-andrologo potrà consigliare farmaci specifici per la eiaculazione precoce (come Dapoxetina, che è un inibitore selettivo della ricaptazione della serotonina) che consentono di ottenere ottimi risultati di guarigione che vanno prescritti però caso per caso (il paziente deve assolutamente evitare il fai da te che può essere pure pericoloso).

Si è constatato che può essere di aiuto il cercare di diminuire la quantità di stimoli che partono dal glande , dal frenulo e dal prepuzio : in tal senso si sono registrati risultati soddisfacenti in alcuni pazienti utilizzando pomate anestetiche da applicare sul glande, frenulo e foglietto interno del prepuzio consigliando di detergere il pene dopo circa 15-20 minuti e prima di inizio del rapporto sessuale. Se il risultato è positivo e soddisfacente si consiglia di procedere lentamente ad una specie di disuassefazione riducendo progressivamente i tempi di applicazione dell'anestetico e ridudendone progressivamente anche le dosi di pomata utilizzata.

E' possibile anche , in casi del tutto selezionati e che non hanno avuto risposte terapeutiche soddisfacenti da tutte le terapie instaurate, utilizzare la neurotomia super selettiva descritta e proposta da Tullji che interrompe le fibre nervose sensitive ,più distali , che riguardano l'area attorno al frenulo prepuziale e zona balano-prepuziale . Può esser di ulteriore ausilio associare alla neurotomia di Tullji anche la postectomia parziale, limitata cioè al solo foglietto interno al fine di lasciare intatto il foglietto prepuziale esterno che ricopre il glande .

Se viene esclusa la causa organica, il paziente potrà trovare i migliori consigli terapeutici anzitutto presso il proprio Medico di Famiglia che saprà indirizzare, se necessario, al collega Psicologo e Psicosessuologo.

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Si fa presente inoltre che presso lo studio di Gallarate le visite sono effettuate il sabato mattina.
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